L’eleganza della &: storia, significato e impatto della e commerciale

Fra i tanti simboli che popolano l’alfabeto esteso, pochi sono affascinanti quanto la &, detta e commerciale in italiano, ampersand in inglese ed esperluette in francese.
Non è solo un carattere tipografico, è un’icona culturale, un elemento stilistico, un ponte tra passato e futuro della scrittura e del design. Diffuso principalmente in ambito anglosassone, il simbolo & è molto più di una semplice scorciatoia grafica per la congiunzione “e”. È un segno che ha attraversato la storia della scrittura, si è adattato ai linguaggi della stampa e oggi è diventato uno strumento potente nella comunicazione visiva e identitaria. Dalla scrittura latina alla tipografia digitale, dalla filastrocca scolastica all’arte del logo design, l’ampersand ha saputo mantenere il suo fascino. È al tempo stesso antico e moderno, funzionale ed estetico. Forse è per questo che continua a ispirare grafici, scrittori, brand strategist e designer in tutto il mondo.

Radici antiche ed evoluzione

Il logogramma & affonda le sue radici nella scrittura latina. È, in realtà, una legatura – ovvero la fusione di due lettere in un unico segno grafico – nata dall’unione delle lettere “e” e “t”, che in latino formano la congiunzione “et”, “e” in italiano. I copisti romani, nel tentativo di velocizzare la scrittura nei manoscritti, svilupparono una scrittura corsiva in cui le lettere si univano. Da questa unione nasce la prima forma riconoscibile della e commerciale.
Nel tempo, questa legatura si è evoluta in molteplici versioni stilistiche. Nell’antica scrittura onciale, si intravede una prima forma stilizzata della &; più tardi, con l’avvento della carolina e poi delle scritture gotiche, il simbolo cambia forma, ma non funzione.
Durante il Rinascimento, con l’avvento della stampa, l’& si standardizza ulteriormente, venendo inclusa tra i caratteri mobili tipografici, grazie alla sua utilità e diffusione.
Nel corso dei secoli, la & ha assunto forme sempre più decorative, passando da semplice legatura funzionale a vero e proprio simbolo grafico, parte integrante del linguaggio scritto e visivo.

Perché in inglese si dice ampersand?

Il termine ampersand ha un’origine curiosa e, in un certo senso, involontaria. Nel XIX secolo, nelle scuole anglosassoni, la & veniva tradizionalmente insegnata quale parte integrante dell’alfabeto dopo la Z, come una sorta di lettera aggiuntiva, ma senza fono, pronunciata come in latino et e successivamente in inglese come and. L’alfabeto terminava dunque con “X, Y, Z, and per se and”, letteralmente “e, per se, ‘e”, il simbolo che per sé rappresenta “e”. La frase di and-per-se-and veniva pronunciata così frequentemente che, con il tempo, si contrasse in una parola sola: ampersand.
Curiosamente, l’italiano non ha sviluppato un nome specifico per il simbolo se non “e commerciale”, che descrive in modo molto più funzionale che poetico l’utilizzo del carattere.

Ampersand nella tipografia contemporanea

Nella tipografia moderna, l’ampersand è un elemento versatile ed è amato dai designer. Può assumere forme eleganti, calligrafiche, geometriche o minimaliste, adattandosi a qualsiasi stile di comunicazione visiva.
Ogni famiglia tipografica propone la propria interpretazione del simbolo &, spesso con varianti anche molto differenti tra loro. In font serif come il Garamond o il Baskerville, la & assume una forma sinuosa e storicizzata, che richiama le origini manoscritte del segno. In caratteri sans-serif come il Helvetica o il Futura, invece, diventa un elemento più essenziale e moderno, pur mantenendo una certa personalità.
Tipografi e designer amano l’ampersand per la sua capacità di rompere il ritmo visivo di una parola o di collegare due concetti con eleganza e forza visiva. Non è raro che venga scelto come elemento distintivo all’interno di un logo o come protagonista in progetti editoriali per titoli, intestazioni e composizioni decorative.
In alcuni casi, i designer optano addirittura per un carattere diverso solo per l’ampersand, selezionandolo con cura come elemento di contrasto tipografico. Questo perché l’ampersand non è solo un simbolo, è una mini opera d’arte all’interno del set tipografico.

& nelle identità aziendali…

Negli ultimi decenni, l’ampersand è diventato sempre più protagonista nel mondo del branding e del naming aziendale. Forse perché ha la capacità di connette due entità mantenendo autonomia e sinergia. Si pensi a marchi celebri come Dolce&Gabbana (D&G), Tiffany&Co., m&m’s, H&M, Johnson&Johnson, Head&Shoulders, Pull&Bear. Il museo di Londra Victoria and Albert Museum, con il logo V&A, è un esempio di utilizzo di & ben riuscito. In tutti questi casi, la & diventa un ponte identitario tra due nomi, carico di significato.

In contesti corporate, l’utilizzo della e commerciale porta con sé
diversi vantaggi:

  • sintetizza la partnership o l’unione tra due realtà;
  • ha un forte impatto visivo rispetto alla parola “e”;
  • comunica unità, ma anche equilibrio tra parti distinte.

Nel design dei loghi, spesso la & viene personalizzata, lavorata come marchio a sé stante. In alcuni casi è integrata graficamente tra i due nomi, in altri emerge con forme originali, diventando simbolo stesso del brand. Può essere minimal o ornamentale, ma quasi sempre trasmette autorevolezza, raffinatezza e tradizione.
Un esempio moderno è AT&T, in cui la & assume una connotazione tecnologica e dinamica. Al contrario, nel settore moda e lusso, la & tende a essere più classica, evocando eleganza.
Negli ultimi anni, l’ampersand è stato riscoperto anche nel mondo delle agenzie creative e dei brand boutique, che lo usano per esprimere un senso di collaborazione creativa (es. “Studio & Partners”, “Craft & Co.”).

… nei social media e nel web design

Sui social media, dove ogni carattere conta e l’attenzione è limitata, l’ampersand viene spesso preferito alla parola “e” per motivi soprattutto stilistici, aggiunge un tocco di personalità al testo. La sua forma elegante spicca tra le righe di una bio Instagram, nei nomi utente, nei titoli dei reel o nei post promozionali.
Nel web design, la & viene usata in intestazioni, call to action e titolazioni creative. La sua forza visiva consente di creare contrasti grafici o punti focali anche all’interno di interfacce minimal. Molti siti web la utilizzano per sottolineare partnership, duetti creativi, categorie collegate o per segmentare contenuti (“Food & Drink”, “Work & Life”, “News & Events”).

“I & mine do not convince by arguments, similes, rhymes; We convince by our presence” (“Io e ciò che mi appartiene non convinciamo con argomenti, similitudini o rime; convinciamo con la nostra presenza").
— Walt Whitman, Leaves of Grass

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